Credo di essere fortunato. Sono fortunato ad essere orgoglioso dei miei genitori.
Potete immaginare il piacere di sentire la propria madre dire al telefono a sua cognata Ah guarda, se vuoi possiamo vederci lo stesso, il concerto lo posso guardare domani sul computer?
Oppure vedere il proprio padre giocare a poker on line (gratuitamente) oppure vederlo prenotare il pagamento del prossimo F24 dal sito della banca?
Uno o due anni fa andai a visitare la fiera dell’elettronica di Morciano con alcuni amici. Tra le tante cose, più o meno interessanti, trovai diversi stand che vendevano portatili usati. A seconda del difetto che avevano costavano di più o di meno. In ogni caso li vendevano a circa il 30-40% del più economico dei computer nuovi.
Ne presi uno per i miei genitori.
Speravo che avendone uno tutto per loro avrebbero imparato ad utilizarlo.
All’inizio provai a mostrare loro che con Wikipedia potevano sapere tutto quello che volevano su qualsiasi cosa, in meno tempo che cercandolo sull’enciclopedia.
Non gli interessava.
Ho provato a mostrare loro Youtube e che potevano cercare canzoni, scatch di Benigni, di Crozza, video di quel noto comico genovese e di quell’altro arcoriano.
Troppo complicato. Danilo, ormai siam vecchi per queste cose.
Ho provato a mostrare loro Google Earth e di come potessero esplorare il pianeta cercando le piramidi, la tour Eiffel, la Basilica di San Pietro…
L’interfaccia era troppo complicata, posti così lontani non suscitavano abbastanza curiosità e mia madre aveva seri problemi con il mouse.
Provai con Google Maps che è più semplice e mostrai loro casa nostra, grazie a Street View, con la mia macchina parcheggiata davanti.
Tombola. E si può vedere la casa della zii a Tavullia? E quella degli zii in centro?
Ero riuscito a suscitare l’interesse in mia madre e a disinnescare la repulsione di mio padre.
Ora mia madre riguarda i programmi televisivi che si è persa su Rai Replay abitualmente. Una volta l’ho beccata pure a cercare informazioni sui lavori estivi disponibili in riviera.
Tempo fa poi ha comprato una fontanella elettrica per la Milu (un persiana buffissima). Solo successivamente ha cercato le recensioni su internet scoprendo che era rumorosa e spaventava i gatti, e questo tutto da sola. La prossima volta probabilmente controllerà le recensioni prima di fare un acquisto particolare.
Ovviamente, oggi, ha capito come funziona il mouse.
Mio padre ha fatto un po’ più di fatica ma ha trovato questo poker on line, grazie al quale è entrato in confidenza con il computer.
Se vuole farmi ascoltare una canzone che gli è piaciuta di Sanremo, ad esempio, accende il computer… si va beh, poi la fa cercare a me… ma almeno ha capito che li può trovare qualsiasi informazione desideri.
Insomma, informatizzare la propria famiglia da le sue soddisfazioni. Forse la da, ancor di più, vedere la curiosità e la meraviglia negli occhi delle persone mentre giocano con qualcosa di nuovo.
Per cui non posso che consigliarvi di farlo. Non fermatevi alle prime resistenze, ci sono sempre e in tutto. Insistete. Voi sapete che trarranno beneficio da ciò che gli state proponendo… dovete solo trovare il modo giusto di farlo.
Un ultimo pensiero prima di chiudere a Davide e al suo bellissimo articolo su una sua un’esperienza, simile alla mia, che ha avuto con sua madre. Lui l’ha descritta molto meglio e molto più sinteticamente di me. Vale la pena di leggerlo.
Quello del poker è l’asso nella manica per convincere il proprio padre mettere mano su mouse e tastiera. Effettivamente è solo questione di insistere e trovare quelle cose, quei siti o applicazioni che catturano veramente la loro attenzione.
beato te… i miei genitori, anche se giovani, non si applicano nemmeno a imparare a scrivere un sms… gosh!